Il potere delle immagini
Per smascherare e affrontare con gli adeguati strumenti concettuali le ovvietà che ruotano attorno alla questione, oggi ampiamente discussa, dell'inarrestabile deriva della nostra epoca culturale verso una "civiltà dell'immagine" – dominata dall'onnipresenza di simulacri virtuali e dalla supremazia dell'apparire sull'essere – occorrerà risalire al nodo cruciale della questione: il rapporto quanto mai complesso e dibattuto tra immagine, potere e conoscenza. Prendendo le mosse dalla dottrina atomistica dei simulacri, fino a giungere al recente dibattito sull'efficacia dell'immagine nella teoria estetica contemporanea, nel corso del ciclo seminariale di quest'anno si tenterà di mettere in luce "i poteri" conoscitivi, estetici, etici e politici dell'immagine. Già nel mondo antico è possibile, infatti, riscontrare come una metamorfosi del linguaggio visivo e un uso propagandistico delle immagini potesse determinare un significativo mutamento anche nel sistema politico. Se la rappresentazione è il dispositivo più efficace di trasformazione della forza in potere, la fondazione e la garanzia del potere stesso sono da rinvenire nelle potenzialità mostrative insite nell'immagine: l'esercizio del potere risiede, dunque, nella possibilità della sua manifestazione visibile. |