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ISSN 1974-5044

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Marzo-Aprile 2011
Recensioni 2008 - 2009 - 2010
 

Calcaterra, Rosa M., Maddalena, Giovanni, Itinerari pragmatisti, «Paradigmi. Rivista di critica filosofica», anno XXVIII (2010), n. 3

Tra le correnti filosofiche più importanti del XX secolo, il pragmatismo ha senza dubbio ricoperto un ruolo di prim’ordine, per diverse ragioni. Primo, per la sua longevità: complici una serie di rivisitazioni e recuperi nel corso dei decenni, il pragmatismo, seppur sorto alla fine dell’Ottocento grazie all’opera di autori come J. Dewey, W. James e Ch. S. Peirce, ha influenzato in maniera decisiva la filosofia e la cultura (umanistica e scientifica) fino alla contemporaneità (pensiamo al neo-pragmatismo di Richard Rorty). Secondo, perché è stata la prima e più incisiva scuola filosofica di origine statunitense, perciò legata alla sensibilità e all’immaginario del nuovo continente; non a caso sono in molti a...
vai alla segnalazione di Alessandro Alfieri

 

G. W. F. Hegel, Filosofia della natura. Lezioni del 1823-24

Il presente volume è una traduzione condotta sull'opera: G.W.F. Hegel, Vorlesung über Naturphilosophie, Berlin 1823/24, Nachschrift von K. G. J. v. Griesheim, Peter Lang, Frankfurt am Main 2000. Si tratta di un corso di lezioni sulla filosofia della natura che Hegel tenne a Berlino nel semestre invernale dell'anno accademico 1823-24. Oltre a questo volume, editi da Franco Angeli e curati da Marcello Del Vecchio troviamo anche i corsi sulla filosofia della natura del 1819-20 e 1821-22. Questo testo, in particolare, è la trascrizione che dell'ultimo dei tre corsi ci viene fornita da uno degli studenti che vi presero parte, K. G. J. von Griesheim. Dato interessante è che tra gli studenti di quel semestre figura anche C. L. Michelet...
vai alla segnalazione di Federica Pazzelli

 

Avital Ronell, Stupidity

Sarebbe un errore asserire che l’Italia è una nazione metafisica? A parte l’aver appena fatto uso di ben quattro concetti forti del pensiero metafisico occidentale (errore, asserzione, nazione, metafisica), si dovrebbe poter rispondere negativamente alla questione posta. Immaginario, storicismo e melodramma abbondano da noi – per non parlare del cristianesimo. A ogni modo, certo è che il decostruzionismo non ha messo radici nelle università italiane e nelle case editrici nazionali. Derrida non ci manca; ne abbiamo in grande copia e forse molti non ne vorrebbero sapere. Il resto, però, tentenna. Non solo in Italia sono state scritte ben poche ricerche autonome e originali inscrivibili nell’orbita decostruzionista ma anche chi da altrove...
vai alla recensione di Enrico Schirò

 

Guido Verucci, L’eresia del Novecento. La Chiesa e la repressione del modernismo in Italia

Il modernismo rappresenta un fenomeno complesso e molto articolato che da oltre cinquant’anni viene studiato da storici quali Pietro Scoppola, Lorenzo Bedeschi, Nicola Raponi, Annibale Zambarbieri – solo per citarne alcuni – che hanno rivolto particolare attenzione alle eterogenee manifestazioni di questo fenomeno in Italia. I risultati delle loro ricerche, pubblicati principalmente nella rivista Fonti e documenti del Centro studi per la storia del modernismo presso l’Istituto di Storia dell’Università di Urbino e in molte voci del Dizionario Biografico degli Italiani, ma anche in monografie e saggi specialistici, sono ampiamente tenuti in considerazione da Guido Verucci, che già in passato ha contribuito a chiarire alcuni aspetti del cattolicesimo italiano nel XX secolo.
Con questo nuovo volume Verucci intende integrare le informazioni già acquisite...
vai alla recensione di Francesco Siri

 

Roberta De Monticelli, La questione morale

L’ultimo lavoro di Roberta De Monticelli – La questione morale – mette al centro della riflessione un tema classico del pensiero filosofico, che mai come ora appare di grande attualità : lo studio dei mores, dei comportamenti umani. A fronte della presa di coscienza di una situazione di dilagante degenerazione del costume che investe soprattutto l’Italia del nostro tempo, l’autrice esprime infatti l’esigenza di interrogarsi sulle cause che hanno creato questo quadro, per poi domandarsi se sia concretamente possibile il recupero di condotte e stili di vita più conformi a quello che potremmo definire uno status di maturità morale. Tale recupero, a detta di De Monticelli, appare concretizzabile solo attraverso la riabilitazione della ragione pratica, ovvero attraverso l’ammissione di un fondamento razionale che guida il comportamento delle persone e che possa fungere da parametro di giudizio delle...
vai alla recensione di Elena Ponta

 

Jakob von Uexküll, Ambienti animali e ambienti umani

Tra i riferimenti che non possono mancare per un’indagine sul significato del termine ‘ambiente’ in relazione al mondo della vita va senza dubbio annoverato questo saggio del barone Jakob von Uexküll. Scritto nel 1933, sullo sfondo di una profonda congiuntura tra l'insegnamento del suo conterraneo, il biologo dello sviluppo, Karl Ernst von Baer e l'eco indiretta del fisiologo Johannes Müller e della filosofia kantiana, il saggio di von Uekxüll ha un ruolo di tutto rilievo nell'individuazione di un taglio prospettico che va al cuore dell'ecologia e dell'etologia comparata odierne. L'edizione italiana curata da Marco Mazzeo – ricercatore presso l'Università della Calabria e attivo nella rete di indagini che interrogano le capacità cognitive, come il linguaggio, in continuità con la riflessione sul vivente – ha, tra molti pregi...
vai alla segnalazione di Sara Campanella

 

André Breton, Il surrealismo e la pittura

La vicenda editoriale del saggio Il surrealismo e la pittura ripercorre in parte la biografia intellettuale di André Breton: la prima edizione del 1928, uscita per i tipi di Gallimard, è frutto di un assemblaggio di articoli che Breton pubblica sulla rivista «La Révolution surréaliste» dal luglio 1925 all'ottobre 1927. A questa prima, seguiranno altre due edizioni riviste e ampliate dallo stesso Breton: Le surréalisme et la peinture suivi de Genèse et perspective artistique du surréalisme et de fragments inédits, Brentano's, New York 1945; Le surréalisme et la peinture, Paris, Gallimard 1965 (ripubblicato recentemente nelle Œuvres complètes IV, a cura di M. Bonnet, Paris, Gallimard 2008). Questa edizione è completata da un'ampia sezione di «Fragments» in cui...
vai alla recensione di Marie Rebecchi

 
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Ringraziamenti
Si ringraziano tutte le case editrici che hanno cortesemente messo a disposizione i volumi affinché potessero essere recensiti.
 
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