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ISSN 1974-5044 |
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Si accettano articoli, saggi e recensioni in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo. Tutti i contributi (a eccezione delle recensioni) prima della pubblicazione vengono sottoposti in forma anonima ad almeno un referee |
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Giugno-Settembre 2008 |
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Andrea Falcon, Aristotle and the Science of Nature
Andrea Falcon, Associate Professor presso il Dipartimento di Filosofia della Concordia University (Montreal), è già noto al pubblico italiano per aver pubblicato uno studio dal titolo Corpi e movimenti. Il De caelo di Aristotele e la sua fortuna nel mondo antico (Napoli 2001); si tratta di una pubblicazione estremamente interessante dedicata all’analisi del de caelo e, in particolare, alla sua ricezione nell’ambito del pensiero antico. Come Falcon si cura di ricordare nella prefazione al volume inglese, Aristotle and the Science of Nature è lo sviluppo della ricerca iniziata in Corpi e movimenti; è chiaro, quindi, che molti dei materiali testuali e bibliografici esaminati nel libro inglese provengono direttamente dalla pubblicazione italiana. Per questo motivo...
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Thomas K. Johansen, Plato's Natural Philosophy. A study of the Timaeus and Critias
T.K. Johansen, già noto al pubblico degli specialisti per il volume Aristotle on the Sense-Organs (Cambridge 1998), è University Reader in Philosophy (Oxford University), e ha dedicato il suo Plato’s Natural Philosophy all’analisi dettagliata e puntuale del Timeo e del Crizia. Si tratta, anzitutto, di un libro importante che condiziona tutt’oggi l’interpretazione dei due dialoghi. Il lavoro è organizzato in nove capitoli dei quali mi interessa mettere in luce, seppure in estrema sintesi, gli elementi più originali.
I primi tre capitoli (What is the Timaeus-Critias about?; The status of the Atlantis story; The status of Timaeus account) si interessano della vexatissima quaestio dell’interpretazione della prima parte del Timeo...
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Giovanni Ferretti (a cura di), Fenomenologia della donazione
In occasione della pubblicazione italiana dell’importante saggio di Jean-Luc Marion, Étant donné. Essai d’une phénoménologie de la donation (Puf, Paris 1997; trad. it. R. Caldarone, Dato che. Saggio per una fenomenologia della donazione, Sei, Torino 2001) è stato organizzato, presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze Umane dell’Università degli studi di Macerata, un seminario nel quale si sono avvicendati diversi studiosi, per riflettere su un aspetto o un momento dell’opera e per far reagire gli spunti da essa offerti con la propria disciplina di provenienza. Si avranno così, nell’ordine, il saggio di Carla Canullo, che affronta il testo da una prospettiva squisitamente fenomenologica; la critica di Sergio Labate al concetto di dono proposto da Marion a partire...
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Firmico Materno, L'errore delle religioni pagane
Dopo la vecchia traduzione di G. Faggin (Lanciano 1932) e l’edizione curata da A. Pastorino (Firenze 1956[1] e 1969[2] con traduzione italiana), la collana di testi patristici di Città Nuova Editrice ha affidato a Ennio Sanzi, collaboratore presso la Cattedra di Storia delle religioni dell’Università di Messina, la nuova traduzione del de errore profanarum religionum di Giulio Firmico Materno. L’elegante e fedele traduzione è corredata da ampie note di commento di carattere storico-religioso (ma anche archeologico) che aiutano il lettore più o meno esperto a orientarsi correttamente nella lettura e nell’analisi del testo; il volume, oltre ad avere un indice ragionato dei nomi e delle cose notevoli e uno scritturistico, presenta un’estesa introduzione che fornisce...
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Thomas Kaufmann, Lutero
Tra le
innumerevoli introduzioni alla figura storica e al pensiero teologico di Lutero
certamente quella di Kaufmann si distingue per chiarezza e competenza
espositive. L’edizione originale è in lingua tedesca ed è stata pubblicata
presso C.H. Beck (München) nel 2006 e saggiamente tradotta in italiano da il
Mulino nella collana Universale Paperbacks, interamente dedicata a profili
introduttivi del genere, composti in larga parte da autori stranieri. È con
grande soddisfazione, dunque, che accogliamo la traduzione italiana del
volumetto di Kaufmann, professore di Storia della Chiesa presso la Theologische
Fakultät della Georg-August Universität Göttingen. In effetti Kaufmann è autore
affermato nel campo degli studi sulla Riforma...
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Eric Weil, Violenza e libertà. Scritti di morale e politica
«Attraverso quali vie bisognerà tentare di rendere il mondo sensato? Ossia definitivamente vittorioso sulla violenza?» (Logica della filosofia)
L’azione che nell’orizzonte categoriale della filosofia di Eric Weil (Parchim 1904 – Nizza 1977) non concerne l’agire individuale, ma sempre l’agire collettivo, l’azione politica, costituisce il solo piano di una razionalità possibile per l’uomo. Questo perché la definizione classica dell’uomo, come ‘animale razionale’, subisce, nel quadro dell’antropologia weiliana, una lieve ma decisiva e fondamentale modifica: la razionalità che determina l’essere umano non è né assoluta né definitiva, non è in grado di procedere in modo irreversibile oltre la violenza e l’arbitrio, ma si dà unicamente nei limiti della finitezza umana, rendendo al più l’uomo ‘ragionevole’, cioè capace di ragione...
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Marcel Hénaff, Il prezzo della verità. Il dono, il denaro, la filosofia
Se vi sia in generale qualcosa che ‘non ha prezzo’, se un tale bene non sia altro che una produzione culturale e come la filosofia abbia affrontato una tale questione nel corso della storia, sono le domande da cui il corposo testo di Marcel Hénaff prende avvio, per vagliare e rettificare gli assunti fondamentali dell’antropologia e della filosofia riguardo alle questioni del dono e dello scambio economico e ripensare daccapo almeno il primo dei due concetti insieme alla relazione che essi intrattengono.
Antropologo di fama, Hénaff è professore alla San Diego University of California; autore di numerosi testi, che spaziano dalla letteratura all’antropologia, all’architettura e alla filosofia politica...
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Dietmar H. Heidemann, Christian Krijnen (a cura di), Hegel und die Geschichte der Philosophie
«Il patrimonio di razionalità autocosciente, che godiamo noi oggi, non è scaturito immediatamente, non è germogliato soltanto dal terreno del presente; esso è essenzialmente un’eredità, il risultato del lavoro di tutte le generazioni che furono» (G.W.F. Hegel, Lezioni sulla storia della filosofia).
Questo generalissimo principio, che orienta la filosofia hegeliana nella sua interezza e a ogni suo singolo passo, costituisce il basilare punto di vista che ogni lettore di Hegel deve assumere nell’approcciare il suo ‘sistema’. La fermezza di un punto di vista non basta a determinare la sua razionalità, esso deve potersi affermare e realizzare affinché possa dirsi ‘vero’. Questo che è un altro, e forse ancor più decisivo, assunto della filosofia hegeliana...
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Jean Pierre Vernant, Oeuvres: Religions, Rationalités, Politique
“C’era una volta…”: era questo il titolo originario pensato dall’autore per la presente raccolta, costituita da due tomi dell’edizione francese Opus Seuil, di scritti ormai introvabili: saggi, articoli, e brevi note che affrontano gli argomenti più diversi, dall’origine dell’universo raccontata attraverso la mitologia greca, alle discussioni politiche sulla Resistenza nella Francia del secolo scorso, dalla cucina per gli dèi nei banchetti sacrificali arcaici, alle riflessioni sul maggio ’68.
Il titolo attuale, Oeuvres Religions Rationalités Politique, dal sapore certamente più accademico, mostra la varietà degli interessi di un grande antropologo ed ellenista come Jean-Pierre Vernant, che ha marcato profondamente la nostra conoscenza della mitologia e della cultura greca dell’antichità...
vai alla recensione di Giorgia Castagnoli |
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Torsten Spies, Die Negativität des Absoluten. Hegel und das Problem der Gottesbeweise
Lo specifico punto di vista della filosofia hegeliana, quale filosofia speculativa, si chiarisce a partire dalla ripresa di alcuni luoghi classici della metafisica tradizionale che Hegel recupera nell’intento di “sceverar il grano dall’oglio”, vale a dire, di mostrare il principio razionale che muove nel profondo alcune delle più ardite argomentazioni metafisiche, le quali, chiuse nella loro rigida formalità logica, non lasciano mostrare il loro contenuto veridico. Così la questione delle prove dell’esistenza di Dio, a cui Hegel dedica un ciclo di lezioni nel semestre estivo del 1829 all’università di Berlino, da leggere in piena continuità con le lezioni di Logica, costituisce il luogo privilegiato per misurare...
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Jessica Benjamin, L’ombra dell’altro. Intersoggettività e genere in psicoanalisi
Jessica Benjamin, psicoanalista americana, rinarra la storia di Anna O./Bertha Pappenheim – ‘isterica’–, o almeno così dissero Joseph Breuer e Sigmund Freud che la ebbero in cura. Anna O. inventò la talking cure come pratica della psicoanalisi, e, rendendo manifeste le conseguenze di transfert e contro-transfert della relazione tra analista e analizzando, non senza gettare nell’imbarazzo entrambi i suoi terapeuti (e la moglie di J. Breuer) per la loro incapacità di gestire questa inevitabilità, pose in questione l’autorità del medico e le modalità di relazione tra soggetti.
vai alla recensione di Giorgia Ricciotti |
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Samantha Besson e José Luis Martì, Deliberative Democracy and its Discontents
Questo volume raccoglie contributi – con l’eccezione del capitolo depoliticizing democracy di Philip Pettit – elaborati in occasione del workshop dal medesimo titolo svoltosi a Granada nel maggio 2005 nel quadro del ventiduesimo congresso mondiale di filosofia del diritto e filosofia sociale. A questa collocazione geografico-filosofica corrisponde una doppia ispirazione: da un lato si vuole contribuire a sviluppare il discorso pubblico europeo su un tema ancora largamente dominato dal mondo accademico statunitense, d’altro canto il volume mira a mettere la democrazia deliberativa...
vai alla recensione di Guido Parietti |
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