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ISSN 1974-5044 |
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Si accettano articoli, saggi e recensioni in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo. Tutti i contributi (a eccezione delle recensioni) prima della pubblicazione vengono sottoposti in forma anonima ad almeno un referee |
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Marzo 2008 |
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Jean-Luc Marion, Il fenomeno erotico
Professore all’università Paris-Sorbonne, importante studioso di René Descartes, cui ha dedicato fondamentali lavori sia storico-critici che editoriali, Jean-Luc Marion termina con Il fenomeno erotico un’indagine filosofica sulla questione dell’amore avviata nel 1977 con L’idolo e la distanza, ripresa esplicitamente nei Prolegomeni alla carità (1986) e di cui «portano il segno, esplicito o dissimulato» (p. 16) tutti i libri che ha pubblicato sino al 2003, data in cui Le Phénomene érotique è apparso in Francia presso Grasset. Il saggio in questione deve molto alle ‘ricerche sulla fenomenologia’ ch’egli ha portato avanti tra il 1987 e il 2001 e attraverso le quali è approdato a un’originale ‘fenomenologia della donazione’, che avrebbe non solo la pretesa...
vai alla recensione di Marco Tedeschini
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Michel Foucault, Le gouvernement de soi et des autres
I Foucault Scholars hanno di che rallegrarsi: l’editoria francese, infatti, ha da poco consegnato loro due nuovi e importanti capitoli della bibliografia di Michel Foucault. È di questi giorni l’arrivo in libreria tanto del testo della kantiana Antropologia pragmatica corredato della introduzione, già tesi di dottorato, di Foucault, per i tipi di Vrin, quanto, questa volta per l’editore Seuil e per le filologiche cure di Frédéric Gros, del corso tenuto al Collége de France nell’anno accademico 1982-1983, titolato Le gouvernement de soi et des autres. Si tratta, secondo l’avviso dello stesso Foucault, di un corso dal carattere dispersivo, in cui sono ripresi alcuni temi già bordeggiati negli ultimi anni, in una sorta di recupero retrospettivo...
vai alla recensione di Michele Spanò
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Gaspare Polizzi, Galileo in Leopardi
Gaspare Polizzi, docente a contratto di storia della scienza presso l’università di Firenze, è studioso di storia della filosofia contemporanea, con particolare riguardo al pensiero scientifico e all’epistemologia francese (H. Poincaré, G. Bachelard, P. Valéry e M. Serres). Dal 2001, anno della pubblicazione del volume Leopardi e la filosofia, Polizzi ha convogliato le sue ricerche nel campo delle scienze naturali del '700 e '800 sulla straordinaria estensione della conoscenza di Giacomo Leopardi intorno a queste discipline.
Già nel precedente Leopardi e le ragioni della verità, l’autore aveva compiuto un’ampia e dettagliata ricostruzione della formazione scientifica di Leopardi, concentrandosi sulla precoce erudizione del recanatese...
vai alla recensione di Marie Rebecchi
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Tullio Manzoni, Aristotele e il cervello
«Che il cervello occupi, fra le parti del corpo umano, il posto principale, non vi deve essere dubbio per nessuno, qualsiasi cosa credano con Aristotele i filosofi» (p. 178): questa l’invettiva di Matteo Realdo Colombo, successore di Andrea Vesalio alla cattedra d’anatomia dell’università di Padova, nel I capitolo del De re anatomica (Venezia 1559), un riverbero moderno di una diatriba infuocata fin dall’antichità che, evidentemente, «interagisce con le esigenze di una psicologia e di una antropologia le quali, di norma, si costruiscono al di fuori di quel discorso, e in ogni caso rappresentano istanze ideologiche molto più generali, concezioni complessive sull’uomo, sulla società, sul mondo»...
vai alla recensione di Sara Campanella
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Susy Zanardo, Il legame del dono
Quali territori esplora una riflessione sul dono e la donazione? Zanardo, in apertura del suo denso e ben strutturato volume, individua tre versanti dell’indagine compiuta nel XX secolo attorno al problema del dono: quello dell’economia, in cui il dono come relazione è stato messo a tema soprattutto dall’antropologia culturale e dalle scienze economiche (Marcel Mauss e il MAUSS, per esempio); quello del legame ontologico, che è stato esaminato soprattutto dalla fenomenologia tedesca e dalla filosofia francese del ’900 (Husserl, Heidegger, Levinas, Derrida, Nancy, Marion); infine quello dell’etica, intesa come la struttura trascendentale in grado di mediare...
vai alla recensione di Francesco Siri
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Matthew Stewart, Il cortigiano e l'eretico. Leibniz, Spinoza e il destino di Dio nel mondo moderno
Nella Prefazione alla sua celeberrima Storia della filosofia (Torino 1974, I, p. XXI) Nicola Abbagnano scriveva che in ogni filosofia «si è incarnata ed espressa la persona del filosofo, non solo in ciò che aveva di più suo, nella singolarità della sua esperienza di pensiero e di vita, ma nei suoi rapporti con gli altri e col mondo in cui egli visse. E alla persona dobbiamo rivolgerci per riscoprire il senso vitale di ogni dottrina». La dirimente importanza che Abbagnano attribuiva alla persona del filosofo e alle sue interazioni è fatta propria da Matthew Stewart in questo libro in cui viene descritto un periodo difficile, gli anni immediatamente successivi alla Pace di Westfalia...
vai alla recensione di Francesco Verde
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Michael-Thomas Liske, Leibniz
In questo breve volume, Michael-Thomas Liske, professore alla Passau Universität, studioso di filosofia antica e medievale e già noto agli studiosi leibniziani per aver pubblicato Leibniz' Freiheitslehre: Die Logisch-Metaphysischen Voraussetzungen von Leibniz' Freiheitstheorie nel 1993, fornisce tutti gli strumenti necessari per una visione sintetica e tuttavia esauriente del pensiero del filosofo tedesco.
Tanta è la sua attenzione da un punto di vista storico, quanta la chiarezza nell’esposizione delle questioni teoretiche e degli obiettivi scientifici. Per questo motivo l’opera permette di essere consultata da chi voglia accostarsi per la prima volta allo studio di questo autore, da Liske definito «una delle figure più ricche nella storia intellettuale dell’Occidente, ma...
vai alla recensione di Chiara Papa
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Pasquale Serra, Giuseppe Rensi. La rivolta contro il reale
Questo libro ripercorre l’itinerario filosofico, politico e spirituale di Giuseppe Rensi nel primo periodo della sua fervente attività intellettuale, ovvero negli anni compresi tra il 1895 e il 1906, grazie a un’antologia di testi, che raccoglie pagine finora pressoché introvabili e a un ottimo saggio di Giuseppe Serra, che analizza i momenti salienti della vita e dell’opera di questo filosofo italiano.
Tra i più significativi rappresentanti della cosiddetta ‘filosofia della crisi’, Giuseppe Rensi tende a porsi sempre in contrasto con le linee di pensiero politico e filosofico dominanti; la sua scrittura si caratterizza per una chiarezza e un costante accento polemico, talvolta quasi aggressivo, contro qualche movimento o perfino contro il mondo reale tout court.
vai alla recensione di Giorgia Castagnoli
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Roberto Esposito, Termini della politica. Comunità, immunità, biopolitica
Communitas. Origine e destino della comunità (1998), Immunitas. Protezione e negazione della vita (2002), Bios. Biopolitica e filosofia (2004), Terza persona. Politica della vita e filosofia dell’impersonale (2007): un catalogo che non ha nulla di accidentale, questo che ordina il lavoro di Roberto Esposito dalla seconda metà degli anni novanta a oggi. Una progressione, piuttosto, che disegna i confini precisi di un progetto teorico tra i più ricchi della filosofia continentale contemporanea, saldandone una a una le tappe, chiarendone gli snodi e lasciando intravedere gli orizzonti futuri. I ‘confini’ di questa traiettoria non sono evocati a caso, almeno se si è disposti a concedere una pur minimale intenzione ‘programmatica’ ...
vai alla recensione di Michele Spanò
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