Rivista online registrata |
ISSN 1974-5044 |
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Si accettano articoli, saggi e recensioni in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo. Tutti i contributi (a eccezione delle recensioni) prima della pubblicazione vengono sottoposti in forma anonima ad almeno un referee |
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Marzo 2009 |
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Recensioni 2008 |
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Chiara Cappelletto, Neuroestetica
Se è decisamente troppo ricercare una descrizione scientifica del processo creativo, altrettanto non sembra essere per il tentativo di ricucire la divaricazione tra cultura umanistica e scienza. Non è un caso che questo tentativo scaturisca in prima istanza dalle indagini delle neuroscienze cognitive, che ormai da almeno due decenni si interrogano sulla possibilità di dar conto dell’esperienza fenomenica individuale senza abbandonare il campo biologico di riferimento. L’esigenza di salvaguardare la peculiarità dell’esperienza umana e il tentativo di comprendere la stessa sotto il profilo di un’ottica integrata che faccia del corpo non un mero organo esecutorio, ma il protagonista cosciente delle sue variegate manifestazioni, caratterizzano il modo di procedere...
vai alla recensione di Sara Campanella |
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Mary Warnock, Ethics Since 1900
L'Axios Institute, istituto di ricerca indipendente specializzato nello studio di human values e filosofia morale, offre la possibilità di rileggere un classico della storia dell'etica analitica apparso per la prima volta in Inghilterra nel 1960. Il libro di Mary Warnock è una ricostruzione storica, cronologica e critica dei principali paradigmi teorici della filosofia morale anglofona dall'inizio fino a circa la metà del secolo scorso. Si tratta di un testo scritto con uno stile chiaro e immediato e che, dal punto di vista della fruibilità divulgativa, può ancora considerarsi valido. Tuttavia, esistono oggi introduzioni all'etica più dettagliate, ricostruzioni storiche più complete e aggiornate e argomentazioni critiche più articolate (senza che questo sminuisca la bontà di quelle di Warnock)...
vai alla recensione di Francesco Pesci |
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Richard Joyce, The Evolution of Morality
Ricco e ambizioso: due aggettivi che ben si applicano al volume di Richard Joyce. Ricco come il numero di questioni prese in esame, ambizioso per il tentativo di disporle in un frame coerente e ordinato. Due anche le domande-guida che fanno da sfondo al volume. La prima, Is human morality innate?, tiene impegnato l’autore nei capp. 1-4 ed è rivolta alla ricerca di una spiegazione adattativa, in termini genetici, del senso morale, da rintracciare nelle condizioni di vita dei nostri progenitori, in sintonia con i principi della psicologia evoluzionistica: «whether the present-day existence of the trait is to be explained by reference to a genotype having granted ancestors reproductive advantage» (p. 2). Il senso morale sarebbe dunque un tratto...
vai alla recensione di Federico Morganti |
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Valeria Cammarata (a cura di), La finestra del testo
Il volume La finestra del testo, edito da Meltemi e curato da Valeria Cammarata – dottoranda in Studi Culturali presso l’Università degli Studi di Palermo con un progetto di ricerca sull’archeologia dello sguardo femminile –, è una delle pubblicazioni afferenti alla ricerca (finanziata con fondi PRIN 2005) Letteratura e cultura visuale: dall’era prefotografica all’era del cinema (www.visualstudies.it), promossa dalle Università di Palermo, Bologna e L’Aquila e coordinata da Michele Cometa.
Da un punto di vista editoriale si tratta di una delle molte iniziative promosse da questo gruppo di ricerca, e da altri, volte a coprire uno strano “vuoto disciplinare” nel panorama culturale italiano...
vai alla recensione di Enrico Schirò |
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John R. Searle, Philosophy in a New Century
I dieci saggi selezionati per questa raccolta della Cambridge University Press, collezionati nel corso degli ultimi dieci anni e già apparsi altrove, hanno il merito di riproporre in termini generali e in maniera unitaria i principali nuclei nevralgici della riflessione di John Searle, uno dei principali protagonisti del dibattito filosofico odierno negli USA. Agli inizi degli anni ’70, ancora sulla deriva intellettuale della sua formazione a Oxford, Searle tenta di rispondere alla domanda sulla relazione tra mente e mondo attraverso una riformulazione della teoria degli ‘atti linguistici’ di Austin (How to do Things with words, Oxford University Press, London 1962), e, puntando in direzione dell’intenzionalità e più in generale verso la filosofia della mente...
vai alla recensione di Sara Campanella |
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