Rivista online registrata |
ISSN 1974-5044 |
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Si accettano articoli, saggi e recensioni in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo. Tutti i contributi (a eccezione delle recensioni) prima della pubblicazione vengono sottoposti in forma anonima ad almeno un referee |
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Novembre 2009 |
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Recensioni 2008 |
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Rosalind Krauss, L’inconscio ottico
L'attualità delle riflessioni condotte in questo volume, uscito nell'edizione originale inglese nel 1993 e tradotto in italiano solamente nel 2008, è oggi più che mai evidente. Rosalind Krauss affronta, infatti, una questione assai dibattuta nella teoria dell'arte visuale degli ultimi dieci anni, che può essere posta direttamente in questi termini: cosa accade al regime della visione quando questo viene oscurato dalla presenza opaca e talvolta invisibile dell'inconscio?
Questo interrogativo mette profondamente in discussione i fondamenti stessi della percezione e, rilanciando il concetto di opposizione, chiama direttamente in causa la dialettica interna alla logica visiva, facendo...
vai alla recensione di Marie Rebecchi
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Margaret Clunies Ross, Old Icelandic Literature and Society
Un gruppo di esperti di letterature scandinave ha riunito e sintetizzato in un volume specialistico, ma non stricto sensu accademico, le ricerche più rilevanti sulla letteratura islandese medievale. I tredici saggi raccolti nel volume analizzano i modi e i contenuti della produzione letteraria islandese nel periodo che va dalla colonizzazione dell’isola (IX sec.) sino al XV secolo – poco dopo la perdita dell’indipendenza – mettendoli in relazione con gli eventi politicamente e sociologicamente più significativi della storia islandese medievale.
Il dato, che gli autori non mancano di sottolineare e confermare a più riprese, di una fertilità culturale straordinaria nell’Islanda medievale, sembra la base non solo accademica ma anche, in qualche modo, ‘emotiva’, che spiega...
vai alla recensione di Rodolfo Ciuffa |
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Marcia L. Colish, Studies in Scholasticism
Il volume pubblicato dalla casa editrice Ashgate raccoglie diciotto studi scritti tra il 1975 e il 2005 da Marcia Colish, tra i più noti specialisti di Pietro Lombardo e del XII secolo. Nella prefazione, Colish traccia le quattro direttrici lungo le quali la sua attività di ricerca si è sviluppata.
La prima è rappresentata dagli studi che hanno preparato la pubblicazione dei due volumi intitolati Peter Lombard (Brill, Leiden 1994): tale imponente monografia indaga dettagliatamente i contenuti e la struttura delle Sententiae di Pietro Lombardo, con l’obiettivo di comprenderne il successo in qualità di manuale per le facoltà di teologia nel corso dei secoli successivi.
Per raggiungere un tale scopo, Colish aveva sondato il terreno...
vai alla recensione di Francesco Siri |
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Gerda Walther, Fenomenologia della mistica
Pubblicato per la prima volta nel 1923 come esito di una personale «ricerca della verità e della realtà del divino» (p. 13), il saggio di Gerda Walther è stato nuovamente editato nel 1955 in una versione accresciuta non solo da trent’anni di ulteriori ricerche, ma anche dall’aggiunta dei vissuti dell’autrice, che nella prima versione ritenne «superfluo» riportare (p. 14). Il volume, finalmente disponibile anche in lingua italiana, consiste in un’analisi fenomenologica dei ‘vissuti mistici’, ovvero di quelle esperienze che «pretendono di essere […] un reale fare esperienza [erleben] di Dio, “in carne e ossa” [leibhaftig]» (p. 19); siffatti vissuti permetterebbero, ad avviso di Walther, di dare soluzione al «problema della comprensione di Dio...
vai alla recensione di Marco Tedeschini |
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Eleonora De Concilis, Pensami, stupido!
Sulla soglia del XX secolo, al detour dell’ultima figura di un’Europa produttiva, industriale, egemone e imperialista, gran parte della riflessività continentale alzava la voce additando la crisi, il tramonto, l’abbandono, la fine dell’Occidente. Quali che fossero i contesti culturali di provenienza di questi moniti – dall’irrazionalismo alla fenomenologia, con tutte le dovute differenze – e le prognosi proposte, la diagnosi sembrava piuttosto chiara: la scomparsa radicale dell’essenza stessa dell’Occidente. Questa fine ingloriosa non ha poi mai smesso, nel corso del secolo, di terminare e di inquietare intellettuali e scrittori, fino a giungere a noi, attraverso un rovesciamento ‘nichilistico’, come fine della storia o postmodernismo...
vai alla recensione di Enricho Schirò |
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Christian F. Rostbøll, Deliberative Freedom
Come annunciato fin dal titolo, questo libro è dedicato all'articolazione di una concezione deliberativa della libertà nel quadro dell’idea di democrazia deliberativa come teoria critica. Rostbøll, in polemica con quello che si può considerare il mainstreamdelle teorie deliberative, intende mettere a fuoco primariamente l’aspetto emancipativo della deliberazione, anziché le questioni nate attorno al fatto del pluralismo, traendo ispirazione soprattutto dal primo Habermas, pur tenendo conto di quanto di positivo c’è stato negli sviluppi successivi anche da parte di diverse correnti teoriche. Per far questo, l’autore ritiene necessario rielaborare la concezione della libertà propria della democrazia deliberativa, in modo da includere...
vai alla recensione di Guido Parietti |
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